L’anemia è una malattia del sangue molto diffusa ed è caratterizzata da una diminuzione di emoglobina nel sangue e da una minore capacità di trasportare l’ossigeno necessario ai tessuti.
Uno dei fattori determinanti e più comuni, che riguarda il 50% dei casi diagnosticati, è la carenza nutrizionale di ferro e spesso i sintomi a essa correlata si manifestano come: affaticamento, stanchezza, pallore della pelle, mal di testa e vertigini.
Anemia mediterranea o Talassemia
Quando invece parliamo di anemia mediterranea ci riferiamo ad una mutazione ereditaria che comporta un difetto della sintesi di parte dell’emoglobina (catena Beta) con conseguente minor numero di globuli rossi, rispetto alla norma. La mutazione può essere omozigote, ed è quella che determina l’anemia mediterranea, o eterozigote (presente ma non espressa). In quest’ultimo caso si parla di “portatori sani”, chi ne è affetto è asintomatico ma se si considera il punto di vista ematologico è sicuramente necessario fare attenzione e adottare alcuni accorgimenti se si è intenzionati a donare il sangue o il plasma.
I portatori sani di beta-talassemia, possono candidarsi come donatori di sangue, dopo essersi accertati di rispettare tutti i parametri generali richiesti da AVIS per effettuare la prima donazione: avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni e un peso minimo di 50 kg, godere di buona salute. La donazione consigliata è quella di plasma, dati i valori tendenzialmente ridotti di emoglobina, ma può essere valutata anche quella di sangue intero in base agli esiti degli esami di laboratorio in riferimento ai parametri di legge per le donazioni.
I consigli del medico
È necessario, in ogni caso, effettuare una visita d’idoneità con il medico addetto alla supervisione delle donazioni, per poter esaminare con attenzione ogni casistica specifica. Le donazioni del sangue intero, che durano all’incirca dieci minuti, devono comunque essere programmate e gestite secondo i protocolli messi in atto dal centro trasfusionale di competenza. Una scelta alternativa percorribile è la plasmaferesi, che consiste nella sola donazione del plasma e piastrine da aferesi e nella restituzione al donatore delle altre componenti del sangue. Nello specifico, infatti, chi è anemico e presenta valori di emoglobina non consoni alla donazione tradizionale, può donare senza particolari controindicazioni plasma e piastrine, ma solo se presenta un buono stato di salute e accessi venosi adatti.
Un controllo medico accurato è sempre consigliato, così da poter valutare attentamente tutte le reali possibilità di donazione.
Validazione scientifica a cura del dottor Francesco Levada, Direttore Sanitario dell’Avis Provinciale Ravenna.
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