Durante l’estate, si sa, l’attenzione sulle scorte di sangue tende a crescere. Questo avviene a causa degli spostamenti verso le destinazioni di vacanza, che rischiano di interrompere le regolari donazioni, e a una maggiore richiesta di trasfusioni, spesso in concomitanza con un aumento degli incidenti stradali. In particolare, sono le donatrici a chiedersi come gestire al meglio la donazione nel periodo più caldo, quando il senso di affaticamento aumenta e il rischio di disidratazione è più elevato: abbiamo raccolto qui le loro domande più frequenti, ed ecco qualche consiglio per prepararsi al meglio alla donazione… anche con 40° all’ombra!

Posso donare durante il ciclo mestruale?

La donazione durante le mestruazioni non comporta rischi per la donatrice, ma è consigliabile, soprattutto in estate, effettuare la donazione tra il 10° e il 21° giorno del ciclo, specialmente se si prevede di donare sangue intero.

Donare il sangue, in estate, aumenta il rischio di disidratazione?

Durante il giorno della donazione, nel periodo estivo, è consigliabile bere almeno un litro di acqua entro 1-2 ore dalla donazione. Per ripristinare il corretto volume di liquidi nel sangue, è opportuno evitare di fumare o bere alcolici per almeno un’ora dopo la donazione e di esporsi al sole o fare il bagno nelle ore più calde della giornata. Questi comportamenti infatti, attivano una vasodilatazione che rallenta il riequilibrio fisiologico necessario al nostro organismo. È comunque utile mantenere una buona idratazione già dal giorno prima della donazione, indipendentemente dalla stagione.

Devo evitare di prendere la pillola nel giorno della donazione?

Gli anticoncezionali orali vanno assunti regolarmente anche il giorno della donazione, poiché non ci sono avvertenze speciali o controindicazioni, né i componenti delle pillole contraccettive alterano la composizione del sangue.

Sono neomamma e sto allattando, posso donare?

Non è consigliabile donare il sangue durante l’allattamento, poiché alcuni elementi coinvolti nella formazione delle cellule del sangue (come il ferro) sono essenziali anche per l’alimentazione del bambino. La donazione dopo una gravidanza va comunque ripresa, previa visita medica, almeno 12 mesi dopo il parto.

Sono anemica, in estate è meglio che opti per la donazione di plasma?

Il monitoraggio costante dell’emoglobina e del ferro effettuato prima di ogni donazione tutela la salute delle donatrici. Tuttavia, se vengono rilevati valori preoccupanti, il medico può indirizzare verso la donazione di plasma in aferesi, che non incide su globuli rossi o ferritina.

Colazione prima della donazione: sì o no?

Non ci sono controindicazioni a fare una colazione leggera. Per sapere cosa mangiare e cosa evitare, leggi la news dedicata.

 

Ricordiamo inoltre che, nel periodo di fertilità, per le donatrici in buona salute è possibile donare sangue al massimo due volte l’anno, mentre l’intervallo tra due donazioni di plasma è di 14 giorni (che diventano 30 giorni tra una donazione di sangue e una di plasma), indipendentemente dall’età. Le donazioni, invece, vengono sospese per un anno dopo la gravidanza, oppure per sei mesi in caso di interruzione di gravidanza.

Il benessere delle donatrici e dei donatori è una priorità per Avis Provinciale Ravenna: i nostri medici selezionatori, così come gli infermieri e tutto lo staff Avis, sono sempre a disposizione per risolvere dubbi o rispondere a domande sulla donazione. Basta contattare la sezione più vicina o scrivere a ravenna.provinciale@avis.it per sottoporre i propri dubbi!

 

Validazione scientifica a cura del dottor Francesco Levada, Direttore Sanitario dell’Avis Provinciale Ravenna.