Il sangue è costituito da varie componenti, ognuna con tipologie e tempistiche di conservazione diverse. In questo articolo approfondiremo le corrette modalità di conservazione del sangue.

COME SI CONSERVANO LE COMPONENTI DEL SANGUE

I concentrati di globuli rossi vengono mantenuti in appositi frigoriferi a una temperatura tra +2°C e + 6°C. La durata massima di questa componente è di 42 giorni, ma se si vuole prolungare il tempo di conservazione è necessario conservali ad una temperatura di -60°C. Per quanto riguarda i globuli bianchi invece si parla di tempistiche di conservazione molto brevi, essi infatti devono essere utilizzati entro e non oltre le 24 ore dalla preparazione. I concentrati di piastrine sopravvivono a temperatura ambiente, solitamente tra +20°C e +22°C, per un massimo di 5 giorni. Infine per il plasma si ricorre all’immediato congelamento che ne permette la conservazione fino a 24 mesi ad una temperatura inferiore a -25°C.

LA CONSERVAZIONE A BREVE TERMINE

A questo punto è bene analizzare più approfonditamente i due metodi di conservazione del sangue donato.

La conservazione a breve termine del sangue prevede l’utilizzo di una sostanza chiamata soluzione conservante. Essendo una soluzione contenente sostanze chimiche, il sangue e le sue componenti, ovvero globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, riescono a preservarsi senza subire conseguenze. Una delle soluzioni conservanti più comuni è la soluzione di citrato-dextrosio-adenina (ACD). L’ACD impedisce al sangue di coagularsi e ne stabilizza il pH al fine di proteggere le cellule sanguigne. Il sangue donato e la soluzione conservante vengono dunque mescolati insieme e conservati ad una temperatura compresa tra +2°C e + 6°C. Questo tipo di conservazione del sangue è indicata per una conservazione della durata di 35-42 giorni. In questa finestra di tempo, il sangue può essere adoperato per le trasfusioni, ma è necessario considerare la data di scadenza e le condizioni di stoccaggio affinché se ne possa garantire la sicurezza e l’efficacia.

LA CONSERVAZIONE A LUNGO TERMINE

La conservazione a lungo termine del sangue si basa su un processo di criopreservazione. Questo sistema di conservazione prevede di congelare il sangue ad una temperatura inferiore ai -80°C. Per evitare che le cellule sanguigne subiscano danni durante il congelamento e lo scongelamento, il sangue viene prima trattato con una soluzione di crioprotettore e solo successivamente viene congelato. Questa tecnica è particolarmente utile per mantenere il sangue per lunghi periodi, ad esempio per pazienti con specifiche condizioni mediche che richiedono trasfusioni ripetute nel corso del tempo. Durante la criopreservazione, il sangue dev’essere conservato in speciali sacche di plastica, che sono appositamente studiate per resistere alle bassissime temperature richieste per questo tipo di conservazione.

 

In entrambe le tipologie di conservazione del sangue è estremamente importante attenersi a rigorose procedure di controllo della qualità e garantire la tracciabilità del sangue donato al fine di scongiurare qualsiasi contaminazione o errore nel corso del processo di conservazione.

 

PERCHÉ È IMPORTANTE CONOSCERE LE TEMPISTICHE DI CONSERVAZIONE DEL SANGUE

Per noi di Avis affrontare il discorso della conservazione del sangue è fondamentale per diversi motivi, eccone alcuni:

  1. Consapevolezza e sensibilizzazione: informare le persone sulle tempistiche e sulle modalità di conservazione del sangue contribuisce a sensibilizzare e accrescere la consapevolezza sull’importanza della donazione di sangue.
  2. Promozione della donazione regolare: sapere che il sangue e i suoi emocomponenti hanno una data di scadenza può incoraggiare le persone a donare regolarmente.
  3. Assicurare la sicurezza del sangue donato: è bene che i donatori siano consapevoli del rigoroso controllo di qualità e delle procedure di conservazione alle quali è sottoposto il sangue al fine di evitare contaminazioni.
  4. Coinvolgimento della comunità: condividere informazioni su ciò che succede al sangue dopo la donazione è utile per coinvolgere la comunità e per creare una cultura del dono a 360°.
  5. Trasparenza e fiducia: rendere trasparenti le procedure di conservazione del sangue contribuisce a creare un rapporto di fiducia tra l’Avis e il donatore.

 

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