Hai da poco fatto un tatuaggio o un piercing e non ti senti sicuro nell’effettuare una donazione? Nessun problema, sfatiamo subito qualche luogo comune.
Se sei un donatore o hai intenzione di diventarlo ma da non molto tempo hai un tatuaggio o un piercing (valgono anche i lobi alle orecchie) o hai eseguito altre procedure simili come l’agopuntura, non puoi subito donare e bisogna aspettare quattro mesi.
La motivazione è molto semplice: l’utilizzo di aghi sulla pelle potrebbe causare la trasmissione di infezioni virali di varia natura e quindi il periodo di pausa è una tutela nei confronti di chi dovrebbe ricevere la trasfusione di sangue.
Per questo il Ministero della Salute nel 2005 ha disposto l’obbligo della sospensione dalla donazione per quattro mesi.
La pelle e la mucosa costituiscono la prima barriera nei confronti di batteri e virus e non avendo la certezza della strumentazione utilizzata per realizzare piercing o tatuaggi non possiamo stabilire la presenza o meno di infezioni in corso.
Il consiglio è quello di effettuare queste procedure affidandosi sempre e solo a professionisti del settore, già in possesso dell’idoneità igienico-sanitaria specifica e abilitati a operare in contesti autorizzati per essere sicuri di non incorrere in spiacevoli imprevisti.
Il periodo di sospensione prima di poter ricominciare o iniziare a donare servono per far passare quel lasso di tempo che viene definito “periodo finestra” e che si conta dal momento dell’ipotetico contagio fino a quando il virus è rilevabile con un test.
Una necessaria accortezza per far sì che l’atto di solidarietà e generosità della donazione possa essere svolto in totale tranquillità e senza preoccupazioni.
Ma attenzione! Se dopo i quattro mesi persistono rossori o particolari fastidi nelle zone vicine al piercing o al tatuaggio, bisogna in ogni caso avvertire il medico prima di eseguire la donazione.
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