In queste settimane si stanno definendo le modalità di organizzazione della raccolta sangue svolta da AVIS Provinciale Ravenna attraverso le proprie sezioni comunali.
Grazie all’introduzione di alcune modifiche previste per il 2022, l’obiettivo è adeguare il sistema alle esigenze dei cittadini in termini di spazi e di orari e, al tempo stesso, rendere più efficiente il modello AVIS, che è chiamata a migliorare e semplificare le procedure interne, in particolare quelle che riguardano la prenotazione degli appuntamenti, la verifica pre-donazione e il prelievo.
A questa esigenza si aggiunge la scarsità di personale medico-sanitario ed infermieristico, con cui sta facendo i conti l’intero sistema socio-sanitario regionale, compreso quello ravennate. Questi elementi ci hanno convinto a ridefinire gli orari di attività delle Unità di Raccolta, concentrando l’intervento degli operatori in quei punti di raccolta che hanno maggiore capacità di accoglienza e che possono offrire servizi più completi al donatore.
In particolare, stiamo riorganizzando alcuni punti di raccolta della provincia:
- Alfonsine: dal 21 gennaio 2022 sarà operativo nei locali dell’AUSL presso il Centro Socio Sanitario in via Reale 49;
- Lugo: a fronte delle esigenze di alcuni reparti ospedalieri (in particolare Oncologia), si sta ipotizzando con la Direzione Sanitaria dell’Ospedale lo spostamento del Punto di Raccolta AVIS in locali molto più ampi e accoglienti che permetteranno una gestione più centralizzata delle donazioni di sangue e plasma nell’intera area lughese;
- Si prevede una temporanea sospensione dell’attività nei punti di raccolta di San Pietro in Vincoli-Carraie e Russi-San Pancrazio;
- Negli altri punti di raccolta si opererà un efficientamento delle giornate di prelievo e proseguiranno le giornate straordinarie organizzate dall’Associazione in tutto il territorio provinciale, per accogliere aspiranti donatori e informare sulla donazione di sangue e plasma.
Siamo tutti fiduciosi che questa pandemia finirà, che si tornerà ad una sorta di normalità, che cesseranno le varie criticità tuttora presenti nella sanità e che potremo ampliare l’attività nei nostri punti di raccolta al più presto per rispondere sempre meglio alle esigenze dei donatori e degli ammalati.
AVIS, grazie a tutti i donatori, in questi due anni, nonostante le mille difficoltà, ha dato un contributo notevole alla sanità romagnola, regionale e nazionale.
AVIS c’è.
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