Dopo due anni caratterizzati dal forte incremento delle donazioni, segno dell’impegno dell’Associazione e del suo “popolo” per la salute e il benessere di una comunità colpita dall’emergenza Covid-19, in questo inizio di 2022 la situazione sembra essersi stabilizzata, tornando come numeri ai livelli pre-pandemia.

Nei primi sei mesi dell’anno, sono state infatti 9.398 le donazioni effettuate nei punti raccolta del ravennate, circa 600 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021; di queste, 6.788 sono state donazioni di sangue e 2.610 di plasma. A incidere sull’andamento complessivo, soprattutto nei primi due mesi dell’anno, sono stati indubbiamente l’ennesima ondata di contagi da Covid-19 e il conseguente aumento delle cancellazioni delle prenotazioni; il mese di giugno ha registrato invece un dato in controtendenza, con 50 unità raccolte in più rispetto all’anno precedente, che riavvicinano il dato complessivo a quello del 2021.

L’Associazione continua inoltre ad avere un indubbio potere attrattivo, come dimostrano i 645 nuovi donatori arrivati nel primo semestre, appena 8 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021.

“La nostra realtà – spiega Marco Bellenghi, Presidente AVIS Provinciale Ravenna – si è mostrata ancora una volta in grado di far fronte ai cambiamenti, spesso improvvisi, adeguandosi a livello organizzativo e di proposte. Se ad esempio abbiamo deciso di eliminare  8 uscite al mese per carenza di personale, dall’altra parte siamo tornati a fare attività di sensibilizzazione nelle scuole, portando oltre 300 giovani a effettuare la visita di idoneità alla donazione; senza dimenticare il lavoro quotidiano sui canali online, sui quali la presenza dell’Associazione è sempre più forte. Al momento – conclude – con le unità raccolte siamo in grado di rispondere alle richieste del sistema sanitario dell’Area vasta, ovvio che ci piacerebbe sempre poter fare di più: per questo rinnovo l’invito a tutti, prima di partire per le ferie, a effettuare una donazione”.